Eccoci qui Cina, sono passati quattro anni dal nostro arrivo e tra poco ci dovremo salutare. Non pensavamo certo di doverlo fare con un lockdown, ma sei imprevedibile come al solito! In questi anni non ci siamo certo fatti sfuggire nessuna occasione per conoscerti meglio: viaggi, cibo, tradizioni, situazioni surreali, persone, la tua bellissima lingua… tutte cose che verranno via con noi. In ogni caso ci hai dato molto di più di quanto avremmo mai immaginato al nostro arrivo, sotto ogni punto di vista. Inimmaginabile cercare di riassumerlo in parole. Torneremo di sicuro a trovarti, soprattutto te Shanghai, e nel frattempo ci mancherete tantissimo.
Ma ci sono nuovi paesi che ci aspettano, nuovi totali cambiamenti, esperienze che al momento possiamo solo immaginare, e quindi la malinconia si mescola con l’entusiasmo, con la voglia dell’inesplorato. Di ripartire.
Ho provato a raccogliere qui alcune immagini raccattate qua e la’ tra i tuoi immensi confini, così come venivano in mente, e la colonna sonora non poteva che essere Chengdu, di Zhao Lei: un pezzo che continuavamo a ritrovarci nelle orecchie, in didi, nei centri commerciali, suonata live nei pub… era perfetta insomma!
Per ora dunque arrivederci Cina, zàijiàn, 再见!
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Here we are China, four years have gone since our arrival and we will have to say goodbye shortly. We certainly didn’t think we had to do this with a lockdown, but you are unpredictable as usual! In recent years we have certainly not missed any opportunity to get to know you better: travel, food, traditions, surreal situations, people, your beautiful language … all things that will come with us. In any case, you have given us much more than we ever imagined when we arrived, from every point of view. Unimaginable to try to summarize it in words. We will be back for sure, especially to you Shanghai, and in the meantime we will miss you very much.
But there are new countries waiting for us, new total changes , experiences that at the moment we can only imagine, and therefore melancholy mixes with enthusiasm, with the desire for the unexplored. To leave again.
I tried to collect here some images collected here and there between your immense borders, as they came to mind, and the soundtrack could only be Chengdu , by Zhao Lei: a song that we kept finding in our ears, in didi , in shopping centers, played live in pubs … it was perfect!
So for now, goodbye China, zàijiàn , 再见!